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sabato 28 luglio 2007

Al cuore soltanto affidi la beffa

“… Ma io ho nostalgia delle cose impossibili, voglio tornare indietro. Domani mi licenzio, e bevo e vedo chimere e sento scomparire lontane cose e vicine”.

Beppe Salvia vs Guido Galeno

4.

"Io scrivo di notte, mi suggerisco che scrivere. Io vivo in quei fogli davanti. Mi piacciono bianchi, mi piacciono scritti. Mi piace se canta Lydia Lunch o Vittoria Spivey. Non sono ordinato. Le mie righe lo sono. Dipinte le une alle altre. Perché è peccato sciupare una notte per non dire che il vero. Il mio mestiere l’ho appreso soltanto da me. Io distinguo due cose nel buio. Io penso, e posso, ordinatamente, contraffare tutto che mi circonda. Io ricordo, e d’ogni memoria niente mi è possibile mutare. Questo v’insegno: v’è arte e seppiatela usare; è possibile altrimenti sapere di sé, a tal modo affranti che il dolore ormai tutto comprendendo. Al cuore soltanto affidi la beffa sua più bella e più misera, dimenticare”.

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