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martedì 31 luglio 2007

fig., Sabbatico

De Mauro il dizionario della lingua italiana
2sab||ti|co
agg.
BU
1 relativo al sabba
2 fig., confuso, caotico, disordinato [quadro 3]

chiave di ricerca: sabbatico


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Nel ricorso a corpi e parole, private

Fuori dai denti: se esiste un sito pagato dalla comunicazione pubblicitaria, uno spazio di community che funzioni, demente e tosto, magari un luogo di delizie, giardino o torracchione, sarà facile farne uno strumento di medialità flessibile per i media in difficoltà.
Patto esplicito senza ragione, ma non irragionevole, ragionato ma non razionato, canale gratuito quanto basti a non sporcarlo, potenzialmente astratto, molto concreto.
In sostanza "agency" si rivolge a un pubblico di "simili", usa il video e la telematica come salotto, al massimo una piazza; anzi "piazzetta" per letture e conversazioni sulla gente e sulle persone (sempre più "opera" essi stessi).
Nel ricorso a corpi e parole, private di ogni "decorazione" e di ogni "sceneggiatura", "agency" ha da vendere non solo l'esibizione di una tradizione in pericolo (e magari di una "subcultura" accecata da un mondo per lei non più comprensibile), ma anche l'attrattiva di un linguaggio pieno di "vuoti","disperso", "disperato", che può incuriosire, ipnotizzare il pubblico dei non-iniziati (un poco come le aste televisive notturne "rapiscono" anche chi non vuole comprare...). Ma può anche funzionare da "'scuola", da "tirocinio" per le stesse persone, se rese insoddisfatte dall'uso della rete come puro e semplice specchio in cui riflettersi, perché costrette comunque dal mezzo telematico a confrontarsi con ritmi e sostanze diverse, a ragionare con l'epoca dell'elettronica non dall'esterno ma, volenti o nolenti, sapienti o incoscienti, dall'interno. Nel suo "gorgo"..."naufragio" o "zattera" che sia .
trascrizione 1988-2008

Cleò dalle 5 alle 7

Cléo de 5 a 7 / Cleo from 5 to 7
Directed By : Agnes Varda
Language : French
Subtitles : English



File Name .............: Cléo de 5 a 7 - Agnes Varda - 1962.avi
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Video Bitrate .........: 981 kb/s
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B-VOP, N-VOP, QPel, GMC ......: []...[]...[]...[]

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Sample Rate ...........: 48000 Hz
Audio bitrate .........: 93 kb/s [1 channel(s)] VBR audio
Interleave ............: 83 ms
No. of audio streams ..: 1



AMG Review :
Cleo From 5 to 7 (Cleo de cinq a sept), per its title,
concentrates on two hours in the life of a woman. Those
hours are desperate ones, in that Cleo, a pop singer,
awaits the results of her tests for cancer. Director
Agnes Varda stages the film in "real" rather than
subjective time, its various episodes divided into
chapters, using significant Tarot cards. During the
allotted time, Cleo visits her friends, tries to
sing her worries away, spends money, and cries.
Writer/director Agnes Varda's Cléo de 5 α 7
is one of the more unassuming works in the
French New Wave -- it has neither the historical
gravity of, say, Alain Resnais's Hiroshima Mon
Amour nor the shock value of Jean-Luc Godard's
A Bout de Souffle -- but in its own quiet way,
it offers offers a meticulous record of one
woman's capacity to observe, dream, and feel.

In near real-time, we follow pop singer Cléo
(Corrine Marchand) as she waits for her doctor's
verdict on a cancer test; though the subject
matter is heart-rending, Varda's athletic
direction prevents the film from becoming
a cloying weepie. In true New Wave fashion,
she incorporates any technique that suits
her needs: a meandering soundtrack that
picks up ancillary characters' conversations;
subjective point-of-view shots; titles that
separate the film into "chapters"; and
documentary-style snatches of street life.

Instead of cluttering the film, Varda's
flourishes have a breezy, existential
quality that underscores Cléo's impending
news without trivializing her predicament.
Marchand aids the director immensely; her
intuitive performance suggests a brainier
Marilyn Monroe afflicted with spiritual malaise.

web agency

Produce gratuitamente con dieci nuclei l'informazione della zona, per es. Calabria, pronta ad interpretarne la rilevanza degli eventi, delle idee, delle opere. La concezione servile delle agencies della professione giornalistica rende impossibili le corrispondenze originali, che invece sono la base della comuncazione digitale assistita dalle tecnoscienze, quella che si sta preparando in Internet.

Invece di dire che il fuoco arde i boschi del Pollino sopra Castrovillari attivare la rete intorno ai fuochi e metterla a disposizione del callweb a cui anche i Media saranno costretti a riferirsi per rifornirsi di life sharing.


Questo contro la nozione di televisione di servizio, colf-radio, badante di quotidiano, etc. e a favore di peer to peer e pari a pari, contando sulla diffusione indotta per coprire il proliferare delle richieste e delle risposte individuali - ci chiederemo come sia possibile dare ascolto e rispondere ad n-persone...

report mercenario

Lavorando in tre per gruppo, con una sola telecamera, si è nel numero ottimale per coprire 24 su 24 la zona. I gruppi possono e devono essere 10, tendenzialmente.

Un callweb collegato fa da reference.
La nozione di gruppo non tragga in inganno, il tipo di organizzazione mutua l'ordinario networking del coté gratuito della rete, di chi punta sull'esperienza individuale e sulle esigenze espressive con il life sharing - vero motore della produzione di comunicazione diffusa - per la web agency che si deve costituire.

Altra è la scelta professionale, che si incista su competenza, affidabilità, talento e savoir faire. La connotazione mercenaria di questo profilo rende necessari mezzi coercitivi, banalmente economici, sovrastrutture .. (il Freinet analogico alla luce della teoria del potere e sapere disciplinare di Foucault (1977) analizza la didattica in cui la disciplina distribuisce gli individui nello spazio, stabilisce i meccanismi di controllo dell'attività programma l'evoluzione dei processi e articola collettivamente le attività individuali: utilizza mezzi coercitivi quali la vigilanza, le sanzioni e gli esami. I meccanismi che garantiscono lo sviluppo evolutivo dell'individuo si basano sull'esercizio e le istituzioni disciplinari, inoltre, rendono gli individui simili a un apparecchio efficiente all'interno del quale ognuno diventa un elemento collegato agli altri elementi.)

La definizione di amore mercenario ben rappresenta la différence, in quanto postula in ogni caso un interesse nello scambio, magari patriottico, pro domo sua, non dulce et decor, del matrimonio legittimo tra il denaro e la carne, per la congiunzione.

copiare riprodurre pubblicare

M.Antonioni. "Lavoro fianco a fianco ogni giorno con persone con cui non condividerei una cena neanche per cortesia" 1967 Piazza Navona, Roma
Dal 2000, in base alla legge 248, tutti i testi che vengono pubblicati su internet sono automaticamente ricoperti dal diritto d'autore.
L'art. 6 della legge 633/41 stabilisce che ogni opera appartiene, moralmente ed economicamente, a chi l'ha creata e pertanto nessuno potrà disporne (tanto a scopo di lucro, quanto per uso personale) senza l'esplicito consenso dello stesso autore.
I siti intenet formano oggetto del diritto d'autore (Artt. 2575 sg. c.c.) e come tali appartengono all'autore.
E' pertanto illegale (Legge 22 aprile 1941, n. 633 - Legge 18 agosto 2000, n. 248) copiare, riprodurre (anche in altri formati o su supporti diversi), pubblicare parte di essi se non dietro esplicita autorizzazione di chi ne possiede i diritti.
La violazione di tali norme comporta sanzioni anche penali.


Enciclopedia

una telecamerina per cominciare


Era una festa abbastanza incasinata (eh eh ) e ognuno ha ripreso quando voleva..

Filosofie e Scienze della Comunicazione

Le telecamerine della loosetv (1995) il direttore di NewYorkOne parla in una intervista (1995) dell'uso da parte dello stesso giornalista della telecamera, ...
mondoailati.unical.it/didattica/modules.php?op=modload&name=Forums&file=reply&topic=496&f... - 76k

Teorie della prassi comunicativa e cognitiva biblio-mediagrafie

Dovettero munire le telecamerine agili, maneggevoli in prima persona dal ... [clips di loosetv. Video vari] A televisioni sciolte è possibile un uso dei ...
mondoailati.unical.it/tpcc/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&topic=59&forum=92&start=05 - 80k - Risultati supplementari -
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lunedì 30 luglio 2007

Jean-Luc Godard interview (1964)

Voxsophiae

orientamento

loosetv/loosetv_uno.rm?start=0:12:11.0&end=0:15:02.0

Click Here

voxsophiae

casa contadina

Si ragiona sul mondo (dei giovani)

Quando si ragiona sul mondo
dei giovani bisogna sempre stare
attenti a non tirare giù con l'accetta
giudizi troppo netti: solo negli
ultimi anni ho avuto alunni punk
imbullonatissimi, candide evangeliste
che non potevano ascoltare
neanche la radio, ultras nazisti
pronti a sfasciare il mondo, testi- .
monidiGeova,coatti imbufaliti, volenterosi
frequentatori di biblioteche,
ragazzi sonnambuli o sveglissimi,
tutto e il contrario di tutto. Rinchiudere
questa molteplicità frastagliatissima
nella scatola quadrata
di una sola spiegazione sarebbe
un'ingiustizia.

Una cosa però è certa:
quasi tutti gli studenti che ho conosciuto
hanno difficoltà enormi a scrivere in italiano.

Quasi mai il tumulto
di pensieri, sentimenti, fastidi,
incertezze che li traversa riesce a
tradursi in parole semplici e chiare.
Fino a cinque minuti prima di
prendere la penna in mano per cominciare
ascrivere livedo discutere
tra loro animatamente, raccontare
e commentare, ridere e scherzare,
litigare: sembra che dentro abbiano
un Vulcano di parole pronte a versarsi
sul foglio bianco. E invece subito
cala il silenzio: penne mordicchiate
per ore, vocabolari sfogliati
avanti e indietro alla ricerca della
parola con cui iniziare, scarabocchi
e pupazzetti sui bordi del nulla. È
come se fossero chiamati a esprimersi
in una lingua straniera, senza
colori, lontana, minacciosa: la lingua
degli adulti tristi. E così, superando
a fatica quel mutismo iniziale,
iniziano a scimmiottare i ragionamenti
ascoltati distrattamente a
tavola o alla televisione. Le parole si
incastrano una nell'altra come i
bianchi, i neri e i grigi di un quadro
astratto. Le frasi sono legna bagnata
da cui esce solo un fumo che copre
ogni franchezza. Ogni volta attribuiscono
la colpa alla traccia del
tema, che non va mai bene, neanche
quando li invita a parlare di loro
stessi, della loro vita, dei loro gusti e
disgusti. Ogni slancio si blocca in
una prudenza asfittica, ogni fuoco
si spegne in una cenere fredda. Ecosì
alla fine i temi si somigliano tutti,
quelle infinite differenze che prima
elencavo si appiattiscono in una
lingua amorfa, scombinata perché
vuole essere razionale, esangue
perché non rischia nulla.
Il compito più difficile di un insegnante
è convincere un ragazzo a
esprimersi interamente, con gioia o
con rabbia, raccontando ciò che
dawero sa, ciò che ha visto, che ha
pensato. Tutta la freschezza e la libertà
della nostra lingua si rattrappisce
in un crampo enon comunica
più niente, finge di ragionare e zoppica
a vuoto. lo ormai credo di aver
capito dov'è l'intoppo.
L'italiano.ufficiale, compreso quello della
scuola, è diventato come il latino di
Azzeccagarbugli, che simula una
serietà solo per nascondere il deserto.
I ragazzi provano malamente a
imitarlo perché lo temono.

La nostra non è più la lingua vivace dei
poeti, dei mercati, dei cantastorie e
delle pettegole, ma quella degli
astratti e smisurati commenti che
soffocano il testo, dei politiciche ripetono
le loro frasifatte, dei verbali
logorroici che coprono la naturalezza
dei fatti.

Il nostro paese sta invecchiando
anche nella lingua,
sempre più arida e imbrogliona.
Così, quando sono costretti a scrivere due
paginette, gli studenti sentono
di dover mentire: per entrare
nel mondo che hanno davanti scrivono
senza onestà e iniziano a tradire
la loro vita.

UNASCRITTURA
CHEHAPERDUTO
GIOIA E RABBIA

MARCO LODOLI

Insopportabile distrazione

1. "(...) Quando si fa un mestiere che si fonda
sulla capacità personale di
ottenere e mantenere attenzione,
la distrazione, compatta e diffusa com'è a
livello planetario, è p
ro la quale si è
chiamati a combattere. La distrazione,
alla quale mi capita spesso di
pensare come a un fortissimo
rumore di fondo, è la barriera attraverso la
quale lo scrittore, il pittore, il musicista
e il pensatore devono aprirsi
un varco. La distrazione è il confine
entro il quale opera il difficile
tentativo di indurre gli altri a
prestare attenzione all'essenziale, nel
momento in cui questa attenzione è
sollecitata da ogni parte. Uno scrittore,
dunque, si trova a competere non tanto
con altri scrittori quanto con tutti
i grandi poteri politici e sociali,
ciascuno dei quali reclama
incessantemente una porzione
della nostra mente (...)"

2. "(...)la poesia nasce da
"un'emozione ricreata in tranquillità". Ma in
questo vasto terreno comune di turbolenza
la mente è obbligata a volare
molto lontano per poter trovare
un posto davvero tranquillo dove fermarsi.
L'emozione diviene instabile, là dove
la distrazione è così diffusa. (...)"

3. "(...) I media, con la loro misteriosa tecnologia,
possono fare ben poco per
insegnarci a leggere nei fatti.
Fanno parte anch'essi dell'eccitazione che
generano. Non sono in grado di fare luce
sulle enormità che riferiscono.
(...) Noi non siamo stimolati o incoraggiati
a trarre da essi alcun
significato, e non possiamo aspettarci
che i media educhino il pubblico
seguendo fino in fondo gli sviluppi
di queste vicende. (...)"

4. "(...) Non spetta a scrittori o pittori
salvare la civiltà, ed è uno
sciocco errore il supporre che essi
possano o debbano fare alcunché di
diverso da ciò che riesce loro meglio
di ogni altra cosa. Il marinaio
impedisce all'invitato di farsi distrarre
dal matrimonio. Lo costringe a
fermarsi con lo scintillio del suo sguardo.
L'invitato alle nozze ascolta,
pur controvoglia, e quando il mattino
dopo si sveglierà sarà un uomo più
triste e più saggio. Ecco un efficace
paradigma del potere del poeta. Lo
scrittore non può fermare nel cielo
il sole della distrazione, né dividere i
suoi mari, né colpire la roccia finché
ne zampilli acqua. Può però, in
determinati casi, interporsi tra
i folli distratti e le loro distrazioni, e
può farlo spalancando un altro mondo
davanti ai loro occhi; perché compito
dell'arte è la creazione di un nuovo mondo."
Saul Bellow

Discorso sullo stato dell'Unione

Caro direttore, sai perche' abbiamo scelto a suo tempo la comunita' di sviluppatori di Nuke di cui ora siamo parte? Il costo di una "piattaforma" in ore-uomo e in cultura condivisa e' inavvicinabile da chi non disponga di capitali d'impresa (tipo venture capital?) sia da istanze istituzionali come la nostra che non investano parti determinanti del loro budget nell'infrastruttura tecnologica e nel riposizionamento di risorse umane a corredo.
Il nostro tentativo si basa sostanzialmente nell'accettare le logiche e la cultura di Nuke e dei sorgenti aperti della community , e di lavorare solo sull'ultimo segmento della progettazione. Quindi, occorre conoscere, studiare a fondo e seguire l'evoluzione del sistemaNuke, ma nel nostro caso soprattutto di elinuxNuke al quale lavoriamo da oltre due anni.
Per queste ragioni, se anche volessimo, non potremmo mai realizzare il sistema che tu delinei: Nuke ha cinquecento gruppi di sviluppatori che lavorano in giro per il mondo, per non parlare dei milioni di utenti che collaborano alla vita della community, anche inconsapevolmente.
Quando progettiamo elinuxNuke con i nostri partners (alessandrina, icranetwork, archlab, Architettura, elocaltv, economiafacoltà, elinux, soprintendenzaAbruzzo, mondoailati e tutti i singoli portalini 'individuali') partiamo dalla congerie di applicazioni che webIng ed io, con l'aiuto dei sysadmin di videor, abbiamo pazientemente e faticosamente inserito nella struttura di Nuke.
Se parti da zero vanifichi qualunque possibilità di elaborazione, non dico del sistema (che richiederebbe, accanto al webing, sysadmin a tempo pieno) ma neanche delle applicazioni che hanno bisogno di una complessa messa a punto dopo la progettazione e lo scripting relativo.
Se vuoi pogettare sistemi devi lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori, ci stiamo lavorando da circa quindici anni, senza contare il pregresso.

Non e' un richiamo ad una professionalità superiore in cui non credo: ho scelto da sempre di attingere alla libera comunita' dei programmatori contribuire a spostare sempre piu' in avanti il linguaggio tecnologico con cui agire la realta' del media digitale.
Per l'apocastasi (del 30 novembre) dobbiamo affinare le nostre capacita' di gruppo di progetto a partire da elinuxNuke e avviare la pratica redazionale e di community di una trentina dei soggetti attivi già in mondoailati e, se cosi si può dire, dintorni.

Deluso di nome

----- Original Message -----
From: "orazio converso"

To: mondoailati@mondoailati.unical.it

Sent: Thursday, July 03, 2003 7:09 PM

Subject: Re: è meno anonimo di prima?

> abbiamo l'utente deluso..di nome e di fatto!
> attenti che facciamo la figura
> degli sprovveduti: non e' chiudendo i forum
> che si evitano gli interventi
> anonimi di fatto. perche' non sono
>stato almeno consultato?
> sono..deluso
> editor vostro
>
> nic writes:
>>http://mondoailati.unical.it/corsodilaurea/
>> admin.php?op=modifyUser&chng_ui
> > d=820
> > rendere i forum non aperti agli anonimi
>>non serve a molto

Al fiume

Video performance IL FIUME di CORRADO COSTA - COOP. KOINÈ (settembre '90)
In questa performance si mescolano, senza confondersi, scritture invisibili: la scrittura video, la scrittura cinematografica e la scrittura teatrale. "Materia" della performance è la poesia "Il Fiume" di Corrado Costa, che interagisce con la luce elettronica del video, con la luce chimica del cinema e con la luce "naturale" del teatro. Tre sistemi che interagiscono si trovano anche nel cervello umano (Mclean). Sistemi comunicanti ma dotati ognuno di peculiari caratteristiche. Al centro della scatola cranica è il cervello rettile, l'antico, dove dimorano i bisogni basilari. Rettile è il video: scarnifica la poesia per ricondurla al basilare e ne congela il contenuto. Il cervello rettile è avvolto, avviluppato dal sistema limbico, il generatore di emozioni. A lui si devono paura, odio, amore ... Limbico è il cinema: aggiungendo mistero e proliferando in ambiguo, amplifica la poesia e ne moltiplica il contenuto. Sui due la tortuosa neocorteccia, privilegio dell'umano, associa, con l'ausilio dei sensi, l'interno all'esterno, la mente con l'universo. Mescola le informazioni provenienti dal cieco rettile e dal sordo limbico con quelle degli occhi, delle orecchie, del naso, della lingua e della pelle, e genera idee. Così è il teatro: alchemico, assorbe video, cinema e poesia per proliferare non in etici ideali, che null'altro sono che idealismo morto, ma idee.

le telecamerine per il callweb

"Il dialogo scritto è come uno spartito musicale: è pressoché incomprensibile all'uomo medio"; "la parola scritta viene assimilata per un atto di volontà. Mentre quando ci rechiamo a vedere un film ci prepariamo coscientemente all'illusione. Mettendo da parte volontà ed intelletto, facciamo luogo ad esso nella nostra immaginazione."

Ingmar Bergman
Nel callweb i redattori sono in qualche modo autosufficienti e la telecamerina è l'unico strumento d'impatto fisico con la realtà esterna. Rendiamo la nostra scrittura adeguata ai tempi e alle tecnologie della sua comunicazione.

Tocca Internet, ti tocca

Q or Q: Doppio Click - Click Destro - Trascinamento

Comanda il tuo PC con la punta delle dita...

domenica 29 luglio 2007

Studenti da riparare: i Fichi Fioroni

Fioroni: "Troppi studenti con i debiti Tornino gli esami di riparazione"
Emergenza: Matematica in riparazione
ROMA - Potrebbero tornare gli esami di riparazione per gli studenti liceali. La proposta viene del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, alla luce dei dati sui debiti formativi accumulati dai ragazzi.

"Questi debiti", ha detto l'esponente della Margherita, "non vanno smantellati". Al contrario, "bisogna avere una certificazione certa del loro superamento, per evitare che tre studenti su quattro si presentino alla maturità con questo fardello di lacune".

Secondo Fioroni, oltre il 40% degli studenti ha un debito negli anni intermedi. La percentuale maggiore, 44%, riguarda
lo studio della matematica, per cui c'è "una vera e propria emergenza formativa". Quanto ai tempi per il ripristino degli esami, il ministro non ha ancora deciso. "Da qui a settembre - si è limitato a dire - avvierò un monitoraggio. Poi vedremo".

Capagira, Zialina e TiskyTosky

Click here on image ! Da questa passione e dal seguito ricevuto è nata anche Radio Hattrick Fans (RHF), un' emittente telematica che, in
diretta, trasmette le radiocronache delle partite degli Hattrick Fans e in altre fasce orarie ne discute le prestazioni, nella trasmissione ControHattrick.Non possono non essere menzionati il mitico conduttore della trasmissione Capagira, in arte Capiccinini (manager della High Tension Squad, Id squadra (50536)), e l'opinionista Zialina (manager della McGill Redmen, Id squadra (50769)), capace di rosikare in ogni momento, persino durante la diretta. Alla redazione si è aggiunto in seguito un altro commentatore della famiglia HattrickFansiana, TiskyTosky, (manager della RosaNero FC, Id squadra (232837)). Dalla stagione 25 l'organizzazione è stata condotta da Montella02--S4F manger della kaluen (50630).

il Poeta d'Alessandria


fino a quando, quanto devo restare qui'
recluso in questa tetra periferia sfiorita della mente qualunque?
Dovunque guardi vedo solo macerie nere della mia vita.
Sono tanti anni, tanti, che sono qui,
spendere e spandere, senza un costrutto.
Kostantinos Kavafis

Se a un tratto nel fitto del buio mezzanotte

Col Blog - con il Blog - si potrebbe andare avanti all'infinito, la macchinetta del testo è inarrestabile,...Ricopiai, per dargliele, le due traduzioni di Kavafis che a Clea piacevano, sebbene tutt'altro che letterali. Ora che il canone cavafisiano è stato oramai stabilito grazie alle belle e meditate traduzioni inglesi di Mavrogordato e che il poeta è stato in certo qual modo reso disponibile agli esperimenti poetici di altri, io ho cercato di trapiantare più che tradurre; con quale esito non saprei dire.

ANTONIO ABBANDONATO DAL DIO

Se a un tratto nel fitto del buio mezzanotte si ode
invisibile compagnia che passa, le limpide voci,
struggenti musiche di invisibili cori,
la sorte che ti ha abbandonato,
speranze insabbiate, una vita fervida di desideri
finita in fumo. Ah, no! Non tormentarti
sugli inganni trascorsi
ma da uomo da lungo tempo preparato
con coraggio di' ora i tuoi estremi addii
ad Alessandria che ti abbandona.
Non lasciarti ingannare e non dire
che è stato un sogno e sbagliava il tuo orecchio,
ai vili lascia i rimpianti e le suppliche
versa la somma delle speranze inutili
e da uomo a lungo preparato,
deliberatamente, con l'orgoglio, con la rassegnazione
che ti si addice e è degna di una città simile
affacciati alla finestra aperta e guarda
e bevi sugli inganni trascorsi, come tu dici,
la tua estrema estasi per la mistica folla
ad Alessandria bevi che ti abbandona.

LA CITTÀ

Dici: In un altro paese
a un altro mare me ne andrò
una città tanto più bella, di quanto
questa sarà mai o sia stata, troverò...
Ora a ogni passo il laccio stringe il morso:
il cuore è sepolto in corpo e non ha corso:
fino a quando, quanto devo restare qui'
recluso in questa tetra periferia sfiorita
della mente qualunque? Dovunque guardi vedo
solo macerie nere della mia vita.
Sono tanti anni, tanti, che sono qui,
spendere e spandere, senza un costrutto.
No, non ci sono paesi nuovi, amico, né
nuovi mari: la città ti segue dappertutto.
Nello stesso groviglio di vie girerai all'infinito,
gli stessi borghi mentali scivolano
all'età vecchia dall'età bella,
nella stessa casa di sempre incanutisci.
La città è una cella.
Nessun altro posto, sempre questo
tuo ancoraggio terrestre, e nessuna nave esiste
che ti porti lontano da te stesso. Ma non capisci?
La vita che hai rovinato fino in fondo su questo
unico lembo della terra, adesso
è rovinata per ogni parte del mondo.

Justine d'Alessandria


Piaghe come stagni, l'incubazione di una miseria umana di proporzioni tali da raggelare il sangue, da mutare in disgusto e orrore l'eccesso dei sentimenti umani. Avrei voluto poter imitare la sicurezza immediata con la quale Justine dirigeva i suoi passi lungo queste strade diretta al caffè dove io ero ad attenderla: El Bab. L'ingresso accanto all'arco sbrecciato dove siedevamo a parlare in tutta innocenza; ma già la nostra conversazione era gravida di intese che interpretavamo come i felici sintomi di una semplice amicizia incipiente. Su quel pavimento di fango color perso, con la sensazione che il cilindro della terra raffreddandosi rapidamente precipitava verso il buio, eravamo posseduti unicamente dal desiderio di comunicarci idee ed esperienze oltre i limiti di pensiero normali a una ordinaria conversazione tra gente comune. Parlava da uomo, e io parlavo a lei da uomo. Di queste conversazioni ricordo soltanto il peso e l'andamento, non la sostanza. E appoggiato a un gomito distratto, bevendo un arak da pochi soldi e sorridendole, respiravo il tiepido profumo estivo delle sue vesti e della sua pelle, un profumo che si chiamava, chi sa perché, Jamais de la vie.
Lawrence Durrell, Justine, Feltrinelli, p.23

Di concerto la gente va alle sale

Sistema Musica: Esiste musica per i giovani?Non solo perché vari tipi di burpp alle sale da concerto. Ma anche perché la produzione contemporanea colta buuurp... musica hanno conquistato legittimo e regolare accesso www.sistemamusica.it/2003/settembre/24.htm - 12k - Copia cache







di pietra, di terra, di sale e di fatica. Un personaggio ai margini, ... Nella Spagna, quando abbiamo un concerto la gente dice: "molta merda", ...al 15 settembre dalle 20.00 alle 22.00 costano solo 9 Euro all'ora. ... Se vi va di vedere bei concerti e bere buona birra cè il Filagosto!! Un salutone ...
Speravo in un po' di più gente ma ci rifaremo! ... ciao se vi va sabato 9 giugno alle ore 16.15 in piazza italia in centro a trento C.M.I. live!!! non ...

Le mepris

All’interno di villa Malaparte con Palance, Bardot, Lang che alla fine dice « bisogna soffrire. ».. per quanto riguarda il libro "l'inquadratura", il prof lo ha preso in mano e mi ha chiesto di parlare della veduta..

non so se generalmente chiedono altro..certe cose le abbiamo fatte anche a lezione, quindi presumo che vadano fatte bene (i vari piani, ecc.)..studiatevi anche il piano sequenza (il foglio dall'enciclopedia treccani), se non sbaglio a una tipa l'hanno chiesto..
IL DISPREZZO
Jean-Luc Godard, 1963

Jules Jim e la Commare

"M'hai detto t'amo, ti dissi aspetta, stavo per dirti eccomi, tu m'hai detto vattene".
Sono queste parole, sarà soprattutto la canzone cantata da Jeanne Moreau, nei panni di Kate, la Commare, e scritta da Boris Bossiak, "Le tourbillon", a riassumere l'intera storia.

[libri] The Skin of Culture

Qualche anno fa (giugno 1989) il "Times Literary
Supplement" ha affermato che la Toronto di Harold Innis,
Eric Havelock e Marshall McLuhan è stata "per un breve
periodo il centro intellettuale del mondo" aggiungendo,
poi, che proprio a Toronto " è nata una nuova teoria, la
teoria del primato della comunicazione nella struttura
zione delle culture umane e della mente umana".
Il periodo cui si riferiva l'articolo, fra la fine degli
anni Cinquanta e gli anni Sessanta, ha rappresentato
effettivamente un decennio fondamentale per la teoria
delle comunicazioni. Ma è stato Marshall McLuhan, più
di Innis 0 Havelock, a far presa sulla fantasia del pubbli
co. Con la sua ostentata "paranoia cattolica", McLuhan
ha senza volerlo trovato una tecnica di analisi dei media
che ha avuto conseguenze enormi.

La pubblicazione della Galassia Gutenberg nel 1962
colse di sorpresa i lettori di tutto il mondo. In un sol
colpo McLuhan ha messo in allerta la comunita accade
mica e ha catturato l'attenzione dei media. Non era mai
accaduto che un simile enigmatico profeta destasse la
curiosità della gente in modo tanto efficace. Oggi le sue
frasi e i suoi aforismi sono termini abituali nel vocabolario
contemporaneo.
..
Di particolare interesse sono le riflessioni a proposito
dell' origine e dell a funzione del denaro. De Kerckhove
ripercorre l'evoluzione del denaro dalle sue origini, legate a quelle dell a scrittura nella Mesopotamia meridionale, fino all' attuale incarnazione elettrica come onda di impulsi elettromagnetici che ruotano intorno al mondo alIa velocita della luce. Egli paragona questo flusso di denaro al timer della CPU di un computer che coordina tutte le funzioni di elaborazione. In questo contesto, esso diventa una valvola di scambio sociale puramente simbolica e informatica. Per de Kerckhove anche i periodi di ascesa dell'inflazione sono la risposta invariabile dei mercati monetari alIa trasformazione tecnologica. Mano a mano che il denaro si fa più leggero (o, per usare le parole di de Kerckhove, piu elettronico), esso offre una resistenza sempre minore alle transazioni. In uno stato privo di massa, le valute diventeranno a loro volta una sorta di corrente elettrica che alimentera le operazioni di un motore tecnoculturale, una macchina collettiva la cui complessita noi possiamo appena intuire.
..
De Kerckhove suggerisce che l'influenza dei media elettronici sull' alfabetizzazione e suI linguaggio non sia necessariamente un dato negativo perche ci riporra da una cultura basata sulla scrittura a una cultura orale: nella cultura orale-cibernetica dell'informazione l'ignoranza si potrebbe infatti trasformare in un valore positivo dato che gli individui "non programmati" potranno reagire meglio rispetto a quelli "programmati".

La flessibilita degli ignoranti deriverà dal fatto che non dovranno combattere contro pregiudizi e strutture mentali superate per apprendere le nuove tecnologie.

De Kerckhove ipotizza piuttosto enigmaticamente che la realà virtuale sia inesorabile e abbia piani propri, una supposizione teleologica che ricorda Terrence McKenna, l'etnobotanico americano che scrive sulle realta alluci nogene. De Kerckhove e convinto che la realta virtuale, con la tattilià simulata, sia sul punto di rivoluzionare il più trascurato dei nostri sensi, il tatto, trasformandolo in un' estensione cognitiva della nostra mente.

Lo spazio interno, la fisica quantistica e la nanotecnologia ci starebbero aprendo nuove frontiere, smisurate come quelle dello spazio esterno, mentre l'accelerazione delle tecnologie e delle comunicazioni ci consentira forse di rallentare i nostri ritmi e di scoprire la vera quiete. Quiete che può fornire lo scenario per una necessaria trasformazione Tecnopsicologia psicologica, tecnologico dato che, in ultima analisi, il potere comporterà anche un impegno volto cybertecnologico comporterà anche un impegno volto a una maggiore conoscenza di sè. Le previsioni più interessanti di de Kerckhove riguardano tuttavia la grande impresa collettiva che ci attende come specie.

Secondo lo studioso noi siamo sui punto di creare una mente collettiva che andrà oltre le capacita di qualsiasi individuo. Questo accadrà grazie a quelle proprietà emergenti che possono venire alla superficie d'im provviso quando un qualsiasi sistema dinamico e interconnesso giunge a un certo punto di complessià. Un sistema complesso può comportarsi in modo molto simile a un organismo vivente e secondo schemi totalmente imprevedibili per gli ingegneri che lo hanno progettato. La base per questa mente collettiva verrà posta da una globalizzazione politica le cui fasi iniziali saranno compiute in modo sotterraneo dalla convergenza della televisione, del telefono e dei computer.

Internet e lo stadio embrionale di questo cervello collettivo, e componenti minori di questa ultima consapevolezza globale si stanno già formando all'interno delle reti via cavo, dei sistemi di telecomunicazioni e delle banche dati, per non parlare dei think tanks cibernetici che collegheranno presto i ricercatori in cervelli commutativi che saranno davvero la somma delle parti.

Come sottolinea de Kerckhove, l'Europa ha gia avviato un percorso che dovrebbe portarla a diventare un' entita collettiva e telecomunicativa nell' elaborazione delle informazioni.

Nell' era elettronica noi tutti indossiamo la nostra umanita come una pelle.
Marshall McLuhan

The Skin of Culture
Somerville House Books Limited, Toronto, Canada
Copyright @ 1995 by Derrick de Kerckhove

PEOPLE (click here on image, please)

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Albo Nazionale degli studenti fregnoni

1995 EFF

Albo nazionale degli studenti ciuccioni

Cangiullo Da:la deriva del significante Messaggi : 240 Registrato dal: 05-12-2003

Verru pochi giorno fa ha avuto uno scambio (mi si perdoni l'aggettivo autoadesivo) acceso di vedute su Mal e sul nuovo corpo redazionale "mediocre". Così supposto, così additato.
Forse misconoscendo, nella lingua dell'adrenalina, il problema del ricambio generazionale e tradendo una certa nostalgia per gli aurei tempi di Saab, Batman, Zetak, Deluso, Mr Bean & C.
Poche ore dopo, i supposti mediocri hanno aperto una chat mediocre e varato un club mediocre, con account del tipo "Alema_mediocre", Lentikkia_mediocre, etc.
Prontezza di riflessi, adeguamento al contesto con ironizzazione del tono di voce, riorganizzazione del campo alla Lewin maniera, capovolgimento del minus in plus (suvvìa, immaginate che noia un palcoscenico telematico per soli intelligentoni senza crampi mentali), elogio della mediocrità (che prenderei alla lettera, né più né meno come D'Alema - questa volta con la D e l'apostrofo - che auspica da tempo un "paese normale"), appropriazione che ne brandisce lo stigma. La dinamica generata ha "insegnato" sia ai supposti mediocri sia - spiazzandolo - a chi ne aveva additato la mediocrità.
I "mediocri" hanno appreso molto in fretta e messo in pratica ciò che nessun "faccia a faccia" consentirebbe mai. Per il solo motivo che viene meno quella distanza, siderale e salutare, che questo strano raddoppio supposto ai lati invece provoca.

Che vogliamo di più da un corso di laurea dal titolo barocco e bislacco? Un lucano?

Fantasmi di e-learning, di prendere il toro per la corna (con l'accento sulla ì accomunato - spero solo momentaneamente - a quello con la ò: l'eroe che si prende la responsabilità di accertare quanto - generalmente - il popolo studentario è mediocre, vale a dire ciuccione. Chi lo dice che dovete per forza laurearvi? Andate a zappare), fobia della lateralità e altre sturiellett.
Ignorano i ciuccioni cosa succede nel mondo? Cosa possiamo onestamente fare oltre prendere la parola, cercare di sedurli e condurli, attendere che scocchi una cavola di scintilla? Tardivamente non possiamo far altro che dare testimonianza di quanto godimento ci sia nella lettura, nella mislettura che chiamiamo scrittura, nello studio, nell'elaborazione.

Trasmettere non coincide con insegnare, che non coincide con educare, che non coincide con governare. Eppure trasmettere, insegnare, educare, governare (Freud aggiungeva "psicanalizzare") restano dei mestieri impossibili "inanellati dal filo del desiderio".
Conto non solo sull'intelligenza ma pure sull'insistenza di quel filo per Cimatti, Bondì e per gli altri bravissimi, eticamente obbligati a divenire acrobati.
La didattica non è il centro del mondo. E questo è mondo-ai-lati.

Mondoailati, nel suo caos, sta "depensando" proprio quegli impossibili.

Non ho tempo per un nuovo nick ma mi allineo volentieri.
Cangiullo_mediocre

Liberation Management ( titolo provvisorio )

click here on image, please Oggi vai per strada in città con l'auto-mobile e la comunicazione non ti segue, sta ferma lì e t'attende, a piè fermo. Stand up, sui marciapiedi, all'angolo, con le interdizioni dei finti dossi per i distratti, i semafori lampeggianti a colori, e i vigili urbani occhiuti e ammiccanti – e poi l'assicurazione sugli incidenti per gl'incauti, con i cantanti rock alla radio per l'intrattenimento.

La rivoluzione digitale porterà la comunicazione con sé. Gli Smart-Tag diffusi nell'ambiente e nel tuo casco o sul cruscotto, magari, e le Wireless-Tecnologies nell'aria: altro che paletti con cartelli a bordo strada e strisce per terra! Sarà diffusa come l'acqua per la terra e più oltre.

Una modalità nuova del pensiero, eppure così antica, si fa strada e palazzi, e non solo. Contiene pensieri marcianti e skylines affascinanti con la stessa natura sfuggente delle emozioni e la solidità contestuale di ragioni varie dello spazio e del tempo.

Proprio quando la nebulosa digitale ci avvolge porta un'acqua chiara alla coscienza e la pratica dei linguaggi muove l'uomo solo al mondo e lo conduce qui accanto.

Qualcosa che da sempre è dominio dei versi si porta altrove, appunto. Nel software ora si succedono righe diverse che portano un pensiero a dipanarsi, ma è la stessa emozione di sempre che ci sorprende, come viene all'occhio una mappa che racconta e inventa. Un hacker si muove nel suo testo e si sposta nell'altrove fisico del contesto. Scrive, elenca, scorre la lista e nella pagina luccicante ordina il mondo a suo piacimento, in tempo per l'accesso; e se non c'è varco per il pensiero, non c'è passaggio per altro: quando s'insinua il dubbio come tutti smarrisce il senso, le righe affondano e si perdono, le porte si chiudono, le vene inaridiscono, le macchine girano e girano, ma è il vuoto lo stesso.

Sono retoriche verbo-algo-ritmiche con i loro modi solo testo, sintesi programmabile di testo e contesto, con un paratesto abnorme data la molteplicità delle formule e dei processi in corso.

La loro opera racconta di tutto, dalle strade percorse ai carichi in movimento, dice del motore ultimo che move l'universo (del discorso), ma è il metatesto che conta: il testo, le righe del software, le istruzioni, sono il film logico-visivo che si dipana come un treno in corsa che porta solo se stesso. Non c'è intenzione nell'hacker che vada oltre il suo detto, come una lama affilata che penetra nel meccanismo per raggiungere la meta, ma non è il chirurgo che cura, perchè il corpo cibernetico è nel pieno del pensiero tanto da confondersi con esso.
Liberation Management
1993
Mentre economisti, politici e perfino industriali
sono generosi di analisi macroeconomiche, l'attenzione ai fatti microeconomici si limita sovente ai resoconti dell'attività delle imprese e al listino di Borsa.
La rivoluzione informatica e la velocità' di circolazione delle informazioni ha provocato una frammentazione del mercato: l'offerta indirizza segmenti sempre più stretti, satura il mercato di prodotti mirati e differenziati.

Io non mi sento calabro


La verità è che Gaber ha sempre cantato il disagio dell' inadeguatezza, l'ossimoro dell'anarchia solidaristica, l'impossibile solidarietà dell'individualista, ha lasciato un disco postumo che s'intitola Io non mi sento italiano.

Francesco Merlo

O' BBLOG !

Un blog: ad una dimensione, dunque.
Ognuno un blog per dire che ci siamo poi tutti, come una foresta, metti tanti alberi insieme ed è fatta. Illusione di pluralità segna la miseria dell' identità proclamata, rivendicata, urlata educatamente, curata.
[ Bancone, Studio sHoP, NY ]

LOOSE GOOGLE TELEVISION

Su questi/o schermi/o, giù giù a destra, click here on video, please, in fondo tutte le Televisioni possibili, insubordinate sciolte in rete, demenziali q.b., cucina inculturale.

Videor


Adriano Spatola vs Elio Pagliarani, Videor 3, 1989

sabato 28 luglio 2007

Al cuore soltanto affidi la beffa

“… Ma io ho nostalgia delle cose impossibili, voglio tornare indietro. Domani mi licenzio, e bevo e vedo chimere e sento scomparire lontane cose e vicine”.

Beppe Salvia vs Guido Galeno

4.

"Io scrivo di notte, mi suggerisco che scrivere. Io vivo in quei fogli davanti. Mi piacciono bianchi, mi piacciono scritti. Mi piace se canta Lydia Lunch o Vittoria Spivey. Non sono ordinato. Le mie righe lo sono. Dipinte le une alle altre. Perché è peccato sciupare una notte per non dire che il vero. Il mio mestiere l’ho appreso soltanto da me. Io distinguo due cose nel buio. Io penso, e posso, ordinatamente, contraffare tutto che mi circonda. Io ricordo, e d’ogni memoria niente mi è possibile mutare. Questo v’insegno: v’è arte e seppiatela usare; è possibile altrimenti sapere di sé, a tal modo affranti che il dolore ormai tutto comprendendo. Al cuore soltanto affidi la beffa sua più bella e più misera, dimenticare”.

Albo nazionale degli studenti eccellentii

.. "via libera" a un decreto interministeriale, che obbliga gli atenei a tener conto del voto ottenuto alla maturità e dei risultati conseguiti nel triennio che la precede, nel punteggio finale delle selezioni ...
  • 80 punti siano assegnati in base al risultato del test d'ingresso e 25 punti aggiuntivi siano la "dote" che ciascuno studente porta in base al proprio curriculum scolastico e dunque ai risultati di eccellenza conseguiti a scuola.
  • A formare la dote dei 25 punti contribuiscono la media complessiva (non inferiore a sette decimi) dei voti ottenuti negli scrutini finali degli ultimi tre anni di scuola superiore, la valutazione finale della maturità (non inferiore a 80 su cento) e l'eventuale lode.
  • Avranno un peso anche le votazioni finali, non inferiori agli otto decimi, conseguite nell'ultimo triennio nelle materie che hanno diretta attinenza col corso di laurea scelto.
Il decreto approvato oggi si somma alla recentissima istituzione dell'Albo nazionale degli studenti eccellenti: un registro dei diplomati con 100 e lode, che il ministero della Pubblica istruzione metterà a disposizione di atenei, comunità scientifiche e accademiche. I "superbravi" otterranno una "student card" per l'acquisto di libri e materiale informatico e sconti nei musei, oltre a poter usufruire di viaggi, tirocini e stage.



Bravissimi, i Ciuccioni ed il fico fiorone [continua.3]

venerdì 27 luglio 2007

a b c d e f g h i. . . .


a | b | c | d | e

f | g | h | i | l

I SuperBravi otterranno una StudentCard !

i Fichi Fioroni & i Mussi stuorti
(wikipedìa e i Fichi Calabresi)

Il decreto approvato oggi si somma alla recentissima istituzione dell'Albo nazionale degli studenti eccellenti: un registro dei diplomati con 100 e lode, che il ministero della Pubblica istruzione metterà a disposizione di atenei, comunità scientifiche e accademiche. I "superbravi" otterranno una "student card" per l'acquisto di libri e materiale informatico e sconti nei musei, oltre a poter usufruire di viaggi, tirocini e stage.
E che gli Altri Studenti, i ciuccioni, vadano a ramengo, eh. Finalmente si studia! L'Esercito della Salvezza si è rimesso in moto. Fioroni&Mussi dopo l'estate chissà dove saranno nell'avvitarsi del caso italiano, e noi?

i fichi fioroni e i mussi stuorti

I fioroni sono le infiorescenze dei fichi ("a capolino") e i villici sanno che sono assolutamente insapori e senza sostanza, ma i cittadini non lo sanno e comprano a caro prezzo queste soi-disants primizie.
A Roma ci dicono che t'hanno fatto la sola.
i Mussi poi sono espressioni di diniego, per così dire: Picchì stamatina aviti 'ssi mussi, eh? cchi v'avimu fattu?

Fioroni e Mussi insieme fanno pensare a clienti turlupinati dai fruttivendoli con la vendita a caro prezzo di mazzetti di fior di fichi.

Ma invece..
(nota redazione. Perchè questo sarcasmo impotente? Provate a chiedere in giro, saranno tutti daccordo con i Minestri per questi provvedimenti , la mentalità concentrazionaria è più diffusa di quanto si creda).



oggi 2007
.
Il decreto legislativo Fioroni-Mussi prevede che nel punteggio per l'ammissione ai corsi universitari 80 punti siano assegnati in base al risultato del test d'ingresso e 25 punti aggiuntivi siano la "dote" che ciascuno studente porta in base al proprio curriculum scolastico e dunque ai risultati di eccellenza conseguiti a scuola.

A formare la dote dei 25 punti contribuiscono la media complessiva (non inferiore a sette decimi) dei voti ottenuti negli scrutini finali degli ultimi tre anni di scuola superiore, la valutazione finale della maturità (non inferiore a 80 su cento) e l'eventuale lode. Avranno un peso anche le votazioni finali, non inferiori agli otto decimi, conseguite nell'ultimo triennio nelle materie che hanno diretta attinenza col corso di laurea scelto.
Secondo il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, si tratta di un'altra tappa verso il traguardo della valorizzazione del merito.

"Quello di oggi - ha detto in una conferenza stampa a Palazzo Chigi - è un altro tassello del percorso iniziato con la riforma dell' esame di Stato per la valorizzazione del merito e dell'eccellenza". Le novità che verranno introdotte con il provvedimento, messo a punto assieme al collega Mussi, secondo Fioroni, sono anche un incentivo per i ragazzi a proseguire gli studi e a farlo coerentemente con le attitudini personali.

"L'Italia ha bisogno di laureati visto che siamo al di sotto della media europea - ha aggiunto il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi. Sul numero chiuso, poi il ministro ha ammesso che, in passato, c'è stato qualche abuso. "Ma se non si esagera - ha concluso - è giusto mettere un tetto per alcune facoltà".

Il decreto approvato oggi si somma alla recentissima istituzione dell'Albo nazionale degli studenti eccellenti: un registro dei diplomati con 100 e lode, che il ministero della Pubblica istruzione metterà a disposizione di atenei, comunità scientifiche e accademiche. I "superbravi" otterranno una "student card" per l'acquisto di libri e materiale informatico e sconti nei musei, oltre a poter usufruire di viaggi, tirocini e stage.



estate 2006. Undicimila studenti,le matricole, affluiranno secondo programma, nell'Università di Arcavacata dopo la pausa estiva, provocando un rimescolamento cospicuo del sostrato antropologico, per così dire, per mutazioni continue, e impercettibili cambamenti. Il life sharing relativo è già in corso con la magia dei grandi numeri e la minuziosa particolarità delle reti convergenti, sms, web, messengers, mobile telephone, low cost to cost. Si caricherà per tutto Agosto,dal primo al venticinque del mese, con la coda delle prove ai primi di settembre, delle intenzioni di chi s'appressa alla fatica degli studi ulteriori più o meno sconsideratamente.

Il cretino matricolato, è lì in agguato, si direbbe da certi segni. Anche se pochi sanno dell'etimo relativo all'insulto che è del pauvre chretienne, presso di noi altrimenti “povero cristo”; mentre qualcuno in più attinge forse della matricolazione, che è tutto dire, per le istorie antiche delle iniziazioni goliardesche, ahimè fuorvianti nel contesto attuale.
La figura complessiva del malcapitato ne esce comunque irrimediabilmente compromessa,
emerge prepotente il sospetto che le sue prime scelte siano da riconsiderare e con estrema urgenza.
L'enfasi grottesca di questo ragionar scrivendo nello stile del professor Cordero - mutuato alla bisogna dalle sue ultime prove giornalistiche di tarda militanza politica più che dai mirabili pamphlet delle opere dei tempi migliori (Lettera a Monsignore, Opus), ahimè andati, come spesso suolsi così colà ove è possibile- adombra la situazione irresistibilmente comica che si nasconde nella gestione burocratica di simil delicati frangenti.

E iniziative di orientamento approntate qui e là, matriculì matriculà, aggravano vieppiù la situazione con formulazioni improbabili e tutoraggi forsennati, prêt à porter , in prestito dai mercati alla funesta concezione aziendalistica della formazione universitaria, contratti in mirabolanti manifestazioni, ristrette in breve spazi e tempi conseguenti, con le anacronie tipiche delle vecchie cadenze precedenti l'organizzazione digitale dei flussi dell'informazione.

Pensiamo che in sostanza sarebbe bene connettersi ai flussi della comunicazione sempre in atto piuttosto che ricreare ad hoc impossibili stand up più adatti alla ve prodotti tipici e a telefoni cellulari; consideriamo preferibile sollecitare communità già in moto per altri versi, disponibili ad assumere nel loro percorso anche le occorrenze più concrete ed immediate dell'iscrizione e poi dell'immatricolazione, piuttosto che delle scelte di fondo che ne sono all'origine e che ne conseguono, in quanto network essi stessi nati per la comunicazione ed il dibattito non occasionali.
Tollereremmo sicuramente refusi, ed anche imprecisioni di sostanza, nella scrittura e nel porting perchè la partecipazione dei giovani esordienti riparerebbe tutto in diretta.

REDAZIONALE
| ho consegnato il tesserino, grazie rai| seguiamo passo passo...(editor)|
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Inserito 08-11-2003 alle ore 00:07
Si sa, lavorare in una redazione crea molti problemi e sopratutto richiede molto impegno.
E' stata creata una redazione tutta per noi studenti, che dovremo gestire, ma sopratutto che dovremmo far funzionare ad hoc.
Sarà dura, viste già le critiche della partenza, ma ce la faremo vedrete.
Dovremmo solo rispettarci l'uno con l'altro, dovremmo diventare ottimi amici ma sopratutto esseri schietti e sinceri, il resto verrà da se.
Abbiamo gente preparata che ci affianca, gente con esperienza, come il prof. Gambarara, Converso, Campopiano, Imbrogno, Lo Feudo, Saab, ed altri. Prendiamo da loro esempio e facciamo il nostro dovere.
Sfruttiamo nel migliore dei modi questa occasione e se ci sarà da sacrificarci per il nostro intento facciamolo saremo ripagati nei migliori dei modi.

Buon lavoro a tutti e ai "grandi", grazie per l'opportunità

[ 08-11-2003 00:10 ]





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