Video performance IL FIUME di CORRADO COSTA - COOP. KOINÈ (settembre '90)
In questa performance si mescolano, senza confondersi, scritture invisibili: la scrittura video, la scrittura cinematografica e la scrittura teatrale. "Materia" della performance è la poesia "Il Fiume" di Corrado Costa, che interagisce con la luce elettronica del video, con la luce chimica del cinema e con la luce "naturale" del teatro. Tre sistemi che interagiscono si trovano anche nel cervello umano (Mclean). Sistemi comunicanti ma dotati ognuno di peculiari caratteristiche. Al centro della scatola cranica è il cervello rettile, l'antico, dove dimorano i bisogni basilari. Rettile è il video: scarnifica la poesia per ricondurla al basilare e ne congela il contenuto. Il cervello rettile è avvolto, avviluppato dal sistema limbico, il generatore di emozioni. A lui si devono paura, odio, amore ... Limbico è il cinema: aggiungendo mistero e proliferando in ambiguo, amplifica la poesia e ne moltiplica il contenuto. Sui due la tortuosa neocorteccia, privilegio dell'umano, associa, con l'ausilio dei sensi, l'interno all'esterno, la mente con l'universo. Mescola le informazioni provenienti dal cieco rettile e dal sordo limbico con quelle degli occhi, delle orecchie, del naso, della lingua e della pelle, e genera idee. Così è il teatro: alchemico, assorbe video, cinema e poesia per proliferare non in etici ideali, che null'altro sono che idealismo morto, ma idee.
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