Io ti voglio
Tu non mi vuoi
Io ti dico che ti voglio
Tu non dici che non mi vuoi
Io sono un ingenuo
Tu sei una calcolatrice
Ebbene, questi versi dell'editor ventenne, sono pura matematica sentimentale, algebra applicata all'esistenza dolente della scrittura del mondo. Se la combinatoria non si vede è perchè forse non si bada al dramma mentre si calcola il ritmo e si batte il piede sull'economia. Provate a non considerare la meschinità dell'io narrante, l'opacità etica dell'essere desiderante, tralasciate di pensare al genere femminile come si rappresenta - considerate questa macchina per quello che è, una schiacciasassi con bitumatrice, e i segni per terra della circolazione auto-mobilista.
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